Lo zio Whitman rivela quanto sia indispensabile la poesia nella nostra vita, noi non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino o ci attribuisce quel tocco di charme, noi leggiamo e scriviamo poesie perchè siamo umani, pieni di passione, emozioni, energie, sentimenti e anima. Il denaro, la tv, il lavoro.utile al nostro sostentamento ma la poesia, un volto, la danza, la musica, la bellezza, il romanticismo, l’amore….sono queste le cose che ci tengono in vita. Citando Whitman:
Ahimè! Ah vita! Di queste domande che ricorrono, degli infiniti cortei di senza fede, di città piene di sciocchi, di me stessa che sempre mi rimprovero, (perché chi più sciocca di me, e chi più senza fede?) di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi, della battaglia sempre rinnovata, dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida camminare a fatica attorno a me, dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti nodi, la domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre – Che cosa c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?
Risposta
Che tu sei qui – che esiste la vita e l’individuo, che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi con un tuo verso. (Walt Whitman)
Io ho scelto di compiere questo viaggio ricordando sempre che guardo il mondo intorno con i miei occhi e le sensazioni che ne ricevo distinguono tutto ciò che non è anima, il dominio sulle cose ma sopratutto mi regalano la conoscenza, poter colloquiare attraverso un libro con dei geni, sublimare i miei pensieri e il mio corpo nello spirito…
No. La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa – da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza – e non un dovere, non una fatalità, non una frode. E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo; oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. “La vita come mezzo della conoscenza” – con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere. Friedrich Nietzsche